Martin Luther King
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In America il pastore Martin Luther King ebbe il Premio Nobel per la pace nel 1964. Era un pastore della Chiesa Battista. Per la sua prassi di pace scelse la sede di Montgomery in Alabama, uno degli epicentri delle tensioni razziali degli Stati Uniti.         

Nel 1955, quando una donna di colore si era rifiutata di cedere il posto in autobus a un bianco, egli in uno dei suoi infuocati discorsi ai fratelli neri disse: "Non userete più l'autobus per recarvi a scuola, al lavoro, al mercato. Andate a piedi o chiedete il passaggio a un autista nero". Questo sciopero durò 15 giorni, con un pretesto Martin Luther King fu incarcerato. Egli si appellò alla Corte Suprema che, a sorpresa, dichiarò contrarie alla Costituzione le norme sulla segregazione negli autobus dell'Alabama. 

Mancava ancora il riconoscimento dei diritti civili ai neri: diritto di voto, diritto al lavoro a parità di condizioni, diritto ad incarichi governativi. Ci fu una buona occasione per una nuova battaglia non violenta nel 1962, quando un giovane nero, dopo nove anni di servizio nell'aviazione, si vide rifiutata la domanda di iscrizione all’Università di Oxford nel Mississippi. All'entrata lo stesso Governatore gli sbarrò il passo fisicamente.                                                        

Kennedy aiutò a questo riguardo M.L.King al quale aveva già dichiarato la sua simpatia a proprio rischio. Nonostante violente manifestazioni dei bianchi, il giovane Meredith (così si chiamava) poté frequentare l'Università, sia pur scortato dalle guardie federali, e poté laurearsi.    

Ma ogni pretesto era buono per incarcerare M.L.King. Così nel 1963 il presidente Kennedy decise di presentare al Congresso la legge dei diritti civili. Per appoggiare il Presidente più di 250.000 neri vennero a Washington, guidati da M.L.King che accanto alla statua di Lincoln pronunciò parole ispirate: "…Io ho ancora un sogno... sogno che sulle colline rosse della Georgia i figli degli antichi schiavi e i figli degli antichi proprietari di schiavi possano sedere insieme al tavolo della fratellanza". La folla, dondolandosi in cadenza a mani giunte, ritmava gridando: "Io sogno ancora".  

Dopo tre mesi Kennedy fu ucciso a Dallas, a 47 anni. La legge sui diritti civili fu approvata nel 1964, in gennaio. Ma la battaglia di M.L.King non era finita: "Occorre abbattere le barriere interne della mente e dello spirito: ora ci troviamo gomito a gomito coi bianchi, ma separati per quel che riguarda il cuore".   

Nel 1968 anche M.L.King fu ucciso, a 39 anni. I suoi sermoni, raccolti nel libro "La forza di amare" sono intrisi di passione umana e cristiana. M.L.King riteneva che per la ricerca della libertà vi fosse la resistenza non violenta che unisce l'acutezza della mente e la tenerezza del cuore.

Egli disse tra l'altro, quando ricevette il Premio Nobel: "La Non violenza è la risposta più alta ai cruciali problemi politici e morali del nostro tempo, la necessità per l'essere umano di avere la meglio sulla oppressione e la violenza senza ricorrere all’oppressione e alla violenza. Bisogna elaborare per ogni conflitto umano un metodo che rifiuti la vendetta, l'aggressione, la rappresaglia; il fondamento di tale metodo è l'amore".