Credo che le fonti del razzismo siano la paura, l’insicurezza, l’invidia, il timore che le altre culture ci superino. Io non mi ritengo razzista, anche se posso dimostrare di esserlo, magari involontariamente. Forse io lo sono un po’ contro quelli che hanno meno possibilità di me, che sono più deboli, ma non lo faccio volontariamente: è una cosa che non riesco a controllare. Ma questo vuol dire veramente essere razzisti? Non so dare una risposta a questa domanda. Molte volte si parla di razzismo contro le persone meridionali, i famosi "terroni". Io la maggior parte delle volte sono contraria a questo tipo di razzismo, anche se in alcuni casi, devo ammetterlo, ho discriminato delle persone, senza conoscerle, basandomi solo su questa caratteristica. Marta T. Io in fatto di idee personali sono un po’ confusa, ad esempio qualche anno fa non avrei mai pensato di arrivare a prendermela con quelli del Meridione, ma, si sa, più si sta con le persone e più si finisce col pensarla come loro… A volte penso che la gente del Sud non abbia tutte le colpe, perché un susseguirsi di fatti storici ha portato alle condizioni attuali. Ma poi dico: "Ma perché non fanno qualcosa per migliorare le loro condizioni? Sarà difficile, ma è meglio provare!". E su questo non c’è dubbio: l’Italia del Nord è anni che manda soldi (tanti soldi) al Sud, ma dove sono i cambiamenti? Per fortuna ora si comincia a sfruttare il turismo, una risorsa importante. Comunque io non mi sento così razzista nei loro confronti, ma spero che in futuro questa grande differenza tra l’Italia Settentrionale industrializzata e l’Italia Meridionale arretrata non ci sia più. Valentina L. |