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Gelso e baco da seta

Il periodo vegetativo del gelso comincia in aprile e finisce in giugno. Il gelso è un albero con le radici profondissime; quindi resiste benissimo al secco, ma da noi il secco è verso giugno, luglio e agosto; in primavera piove. Il baco da seta ha bisogno della foglia del gelso per nutrirsi ed in aprile, quando il baco è giovane, il gelso ha le foglie. Quindi il cibo per il baco da seta era assicurato (il prof. Cagliari ci ha fatto conoscere in proposito un proverbio locale: "Voja o no voja, a S.Marco ghe la foja", cioè "Voglia o non voglia, a S.Marco c’è la foglia" e S.Marco è il 25 aprile).

Ci sono due tipi di gelso: il più antico è quello bianco la cui foglia è molto dura da staccarsi dal ramo, ma è quello nero il più adatto all’allevamento del baco da seta, quello cioè la cui foglia si stacca facilmente. Perciò si facevano degli innesti per consentire una coltivazione su vasta scala di questa pianta.

Il gelso fu introdotto dalle nostre parti solo per necessità dai nobili veneziani poiché, siccome dopo la scoperta dell’America stavano diminuendo i loro commerci con l’oriente, essi pensarono di sviluppare maggiormente l’agricoltura nei loro possedimenti nella pianura veneta. Il baco da seta, presente già nel periodo greco-romano, qui da noi è comparso verso il 1500-1600, importato dalla Cina dai Veneziani (famosa era la via della seta che Marco Polo aveva seguito per andare in Cina): la seta era fondamentale per il commercio e veniva esportata dai Veneziani verso il nord-Europa.

Nelle corti si trovavano vecchie case che avevano stanze di cinque metri di larghezza: dentro queste stanze venivano messi dei tavoloni lunghi due metri e mezzo circa. Per avere le larve dalle quali far nascere il baco in marzo e aprile, le donne lo tenevano al caldo. Queste larve venivano vendute ad once (l’oncia era un’unità di misura di peso equivalente a circa 30 grammi). Quando poi l’allevamento venne sviluppato su scala industriale, le larve vennero fornite dalle stazioni di bachicoltura.

Sotto e sopra le uova del baco da seta veniva messa la foglia di gelso e tutto veniva disinfettato, ma siccome si trattava di avere il raccolto da aprile a giugno e questa coltivazione voleva dire ricchezza (date le condizioni economiche piuttosto misere di quei tempi), ecco allora che le famiglie che avevano poco spazio mettevano le tavole anche in camera e dovunque ci fosse spazio per aumentare questa produzione.