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1797: nasce la parrocchia

La parrocchia di Lugagnano nacque nel 1797 quando stava per iniziare il periodo napoleonico: questo rappresentò una rottura definitiva con un certo mondo, ponendo le basi per una nuova epoca. Ci furono dei grandi cambiamenti che furono sentiti in particolar modo nel Veneto e dunque anche nel Veronese.

Il preludio fu la campagna d’Italia del 1796-97 con l’esercito rivoluzionario francese sceso in Val Padana mal vestito e affamato, smanioso di rubare tutto ciò che era possibile. Dopo alcuni scontri il 30 aprile 1796 tra Francesi ed Austriaci nei pressi di Valeggio , ci fu l’occupazione di Verona che, con il trattato di Campoformio (17 ottobre 1797) e la nascita della Repubblica Cisalpina, venne assegnata agli Austriaci pur restando territorio di confine con i Francesi.

Gli archivi non riportano notizie di quanto avvenne a Lugagnano, ma probabilmente non andò molto diversamente da altri paesi della provincia, dove la popolazione venne derubata e le chiese violate per razziarvi oggetti sacri di valore. Lugagnano era in stato di occupazione militare, ne è prova il fatto che una delle prime sepolture presso il cimitero fu quella di Frederik Villhart, "cacciatore imperiale".

In quel tempo il nostro paese fu inserito nel Comune di Bussolengo e proprio nell'anno del trattato di Campoformio (1797) a Lugagnano nacque la parrocchia: gli abitanti così non erano più costretti a dipendere dalla parrocchia di San Massimo per le funzioni religiose.