La formazione degli Stati europei Il frazionamento politico del nostro continente è stato favorito non solo dalle sue caratteristiche fisiche (in particolare dalla varietà del rilievo e dalla presenza di molte isole e penisole), ma anche dalle vicende storiche, in particolare del XX secolo. All’inizio della Prima guerra mondiale (1914-1918), l’Europa contava 25 Stati, dei quali 21 regni e 4 repubbliche. Alla fine della guerra gli Stati raggiunsero la cifra di 38. Dei 13 Stati aggiunti tre (Austria, Cecoslovacchia, Ungheria) nacquero dallo smembramento del grande Impero Austro-Ungarico. Più tardi, nel 1929, si aggiunse a questi un altro Stato indipendente: la Città del Vaticano. La Seconda guerra mondiale apportò nuovi cambiamenti nella divisione politica dell’Europa: le tre Repubbliche baltiche (Lituania, Lettonia ed Estonia) furono assorbite dall’Unione Sovietica. La Germania fu divisa in due Stati indipendenti: a occidente la Repubblica Federale Tedesca (con capitale Bonn), ad oriente la Repubblica Democratica Tedesca (con capitale Berlino). |