Home page
giornalino

Anno 9°
A.s. 2003-04

Numero 1
dicembre 2003

Numero 2
marzo 2004

Numero 3
maggio 2004

Anno 10°
A.s. 2004-05

Numero 1
gennaio 2005

Numero 2
maggio 2005

Anno 11°   A.s  2005-06

Numero 1 gennaio 2006

Numero 2
maggio  2006

Visita alla mostra su Cangrande della Scala

Nell’ambito del percorso didattico relativo alle SIGNORIE noi alunni di classe V A e B abbiamo visitato la mostra dedicata a Cangrande I Della Scala, il più illustre e valoroso rappresentante della Signoria Scaligera.

Gli studi effettuati sul suo corpo, dopo la recente apertura  dell’arca, hanno dimostrato che la sua morte, quasi improvvisa, è avvenuta per avvelenamento.

La mostra allestita nel museo di Castelvecchio si apre con Mastino II, successore di Cangrande e organizzatore degli sfarzosi funerali e si chiude con la statua equestre di Cangrande.

Ecco alcuni flash informativi raccolti dagli alunni durante la visita:

  … venne avvelenato dalla Digitalis Purpurea

 … corpo intero: sembra una mummia naturale

 … corredo funerario riccamente lavorato  

… statua

  Cangrande I della Scala aveva come simbolo un cane (simbolo di forza e conquista) con ali d’aquila (simbolo dell’imperatore).

Se anche io fossi un principe, come simbolo sceglierei...

Io scelgo come simbolo il leopardo perché è forte, coraggioso, maestoso, affascinante, feroce, agile. Mi piace anche l’unicorno perché è un simbolo di bellezza ed eleganza.  

Io vorrei il simbolo della tigre perché è forte, difende i suoi piccoli, è agile ed elegante e nei suoi occhi c’è un segno di sincerità. Quando serve è aggressiva.

Il simbolo che scelgo è l’angelo perché ha la bellezza, vola nell’aria leggero, con la sua musica rilassa, può attaccare in momenti negativi con il suo raggio di luce.

Vorrei essere un principe con la bellezza dell’angelo e con la sua leggerezza. Vorrei far rilassare la gente con la musica dell’arpa, ma vorrei attaccare con forza quando sono minacciato.  

Io sceglierei lo scorpione, perché quando si arrabbia spruzza il veleno e diventa aggressivo, ma, prima di fare mosse affrettate, va lento e riflette.  

A me piace il simbolo della formica, che per me rappresenta l’aiuto, perché io, come principe, aiuterei i più deboli e chi ne ha bisogno, come fanno le formiche che si aiutano a vicenda.

Io sceglierei un lupo perché è potente e veloce, vive nei boschi e sa cavarsela da solo. Ha il pelo folto e gli occhi agguerriti, insomma è un animale spettacolare.  

Il mio simbolo è il leone perchè è feroce, agile e ha molta forza, però non vorrei essere crudele, ma mi piacerebbe essere un principe che ama il suo popolo.  

Il mio simbolo sarebbe anche una tigre alata. E’ un animale forte e bello, imponente e maestoso. Nessuno la ferma perché combatte contro la morte per salvare il suo popolo e per andare avanti combattendo, facendo giustizia e portando pace. I suoi movimenti agili e scattanti le fanno dominare il mondo. Il suo ruggito fa inchinare davanti a lei tutti gli esseri della terra e li avverte che sta arrivando. Le sue ali sono muscolose e aggraziate nei movimenti. Nonostante il carattere può anche essere buona, simpatica con tutti. Come un gatto, domina il suo territorio lottando e conquista nuove terre. 

Io scelgo il panda perché è calmo, simpatico, si fa voler bene ed è autosufficiente. Il panda è il simbolo che vorrei avere sull’elmo. Io come principe sarei onesto e generoso.    

Se fossi un principe generoso, come simbolo sceglierei un delfino perché è un animale che, quando può, ti salva perfino la vita (ed è vero perché i delfini lo hanno già fatto più volte), ma purtroppo è in via d’estinzione. Io come principe vorrei proteggere la vita di tutti i cittadini.

Io scelgo la farfalla perché, secondo me, rappresenta leggerezza e libertà, bellezza e colore. Io vorrei essere un principe con leggerezza, senza tanti impegni, per dedicare più tempo alla mia vita, alle mie cose e per stare con la mia famiglia. Vorrei essere un principe con libertà senza che nessuno mi dica cosa devo fare. La farfalla è l’animale più libero della terra.  

Io avrei come simbolo un cuore con le corna di un toro; il cuore perché vorrei che il mio popolo mi amasse nel bene, e le corna perché mi amasse anche nel male.  

Io sceglierei l’aquila perché è molto bella, può benissimo dominare le montagne e le può controllare con il suo stupendo volo.

Se io fossi un principe, mi ispirerei a Roma e sulla bandiera metterei tre nuvole. La prima sarebbe una nuvola semplice e piccola perché una semplice e piccola nuvola è difficile da individuare nel cielo, e così all’inizio era Roma: un piccolo villaggio che nessuno conosceva, recintato da una barriera di pali. La seconda sarebbe una nuvola che prende il colore dal sole che tramonta. Quella è la nuvola che più si nota nel cielo, come Roma quand’era la città più celebre al mondo. Poi la terza nuvola sarebbe una nuvola colorata che viene spazzata dal vento, come Roma capitale del mondo che venne spazzata dai barbari.

Numero 1
gennaio 2005