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Venezia: ricordi fra le calli

In un testo che abbiamo letto in classe il filosofo viene ritratto come una persona che giura di non abituarsi mai. Non so se io sono così, ma di sicuro sono felice per ogni cosa che mi dà la giornata. Come a tutti, naturalmente, c’è però qualcosa che quando la guardo è sempre come la prima volta, anzi! Presenta nuovi aspetti, nuove combinazioni e mi rende immensamente felice: Venezia.

È la mia città preferita, con i canali placidi, i ponti maestosi, i palazzi nobiliari, i pali erosi dalle mareggiate, le gondole dalle forme eleganti, i campielli, i leoni alati, il superbo Palazzo Ducale, San Marco (un pezzo di Istanbul, anzi di Bisanzio in Italia).

Ogni volta che ci vado e scendo le gradinate della stazione ferroviaria e vedo il Canal Grande con le acque luccicanti e gli edifici imponenti, beh, mi accorgo che il mio amore per la Serenissima non è cambiato e che non mi abituerò mai. Poi, quando faccio la rituale camminata per le calli e posso ammirare tutte le sfaccettature di quel connubio tra acque e mattone che è Venezia e ammiro la solare bellezza della città, capisco che non solo non mi abituerò mai a tanto splendore, ma che anche ogni ricordo di ciò rimarrà congelato nel mio cuore.

Mattia M.  3D

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gennaio 2006