Quest’anno
noi alunni delle classi quinte ci siamo avvicinati allo studio
della storia anche attraverso questo progetto che ha previsto
tre tappe:
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Novembre:
simulazione di scavo a scuola con l’archeologa Francesca
Meloni.
-
Dicembre:
visita al Museo di Scienze Naturali a Verona
-
Marzo:
visita a Verona Romana, con guida la stessa archeologa.
Le
classi si sono riunite nel salone dove ci ha accolto
l’archeologa Francesca Meloni. Sul tavolo erano già
posizionate alcune scatole piene di terra che subito hanno
attirato la nostra attenzione.
L’archeologa si è presentata e ci ha detto che fa questo
lavoro da vent’anni. In questo periodo sta effettuando degli
scavi a Peschiera del Garda, vicino alla Chiesa, dove sono
state portate alla luce alcune tombe del Medioevo.
Per
scavare bisogna essere vestiti male e, inoltre, si devono
usare degli strumenti piuttosto piccoli perché la terra deve
essere tolta molto delicatamente, altrimenti gli oggetti si
rompono. Una volta in Grecia un archeologo ha rotto
un’antichissima statua e per questo motivo è stato
licenziato!!
Un
alunno ha chiesto alla signora Francesca quale oggetto la
rende particolarmente felice quando riesce a trovarlo. Lei ci
ha risposto che il ritrovamento di vasi di vetro, colorati o
lavorati, è molto affascinante; è preceduto da un lavoro
molto minuzioso, attento e delicato, di lenta pulizia del
resto antico dalla terra, sabbia o argilla.
Successivamente
l’esperta ci ha raccontato che i resti antichi sono
“datati” a strati, ad esempio il vaso che si trova nello
strato più profondo è quello più antico; lo scheletro che
si trova in uno strato superiore è di un periodo più
recente. Tutto ciò (e molto altro!) ci è stato spiegato
“scavando” nelle varie scatole poste sul tavolo. Ognuna
conteneva un resto caratteristico di un’era o di un popolo.
Abbiamo
scoperto il fossile di un’ammonite dell’Era Paleozoica, il
teschio di un dinosauro dell’Era Cenozoica, i vasi di
terracotta di un popolo della Mesopotamia, il sarcofago con
mummia di un faraone egiziano, lo scheletro di un uomo amico
di Otzi vissuto sulle nostre Alpi più di tremila anni fa!
L’incontro
con l’archeologa è stato molto interessante perché ci ha
fatto capire che, per ricostruire tutti i fatti del passato,
gli studiosi devono studiare un’enorme quantità di fonti
materiali, visive, scritte e, quando è possibile, anche
testimonianze orali.
Il
progetto è proseguito a dicembre con la visita al Museo di
Scienze Naturali e a marzo con la visita a Verona di alcuni
resti e costruzioni del periodo romano.
Le
classi quinte A-B-C-D
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