D.
- Quando il suo amico Patroclo è stato ucciso da Ettore, cosa ha provato?
Una gran rabbia per averlo lasciato andare?
R.
- Sì, mi doveva 4000 dracme ai dadi.
D.
- E’ vero che è invulnerabile tranne che al tallone? O è solo una
fanfaronata
inventata dal mio collega ceco (nota
dello scopritore dello sconvolgente testo: Omero infatti non era cieco, ma
ceco, cioè dell’attuale repubblica ceca).
R.
– Sì, è vero.
D.
- Cosa ne pensa del suo collega Ulisse?
R.
- Che è un… (censura)! Mi ha spennato al poker quel mascalzone, deve
essere un baro, non c’è dubbio.
D.
- Chi pensa che vincerà?
R.
– Be’, senta, io penso che sia tutto prestabilito.
D.
- In che senso?
R.
- Due sole parole “guerre truccate”.
D.
- Ah, vuol dire che per le scommesse sabotano i combattimenti?
R.
- Precisamente.
D.
- Abbiamo finito. Una dichiarazione alla stampa?
R.
– Sì. Per i vostri problemi, rivolgetevi alla Pizia. Scoprite il vostro
futuro.
D.
- Perché ha detto questo?
R.
- E’ il nostro sponsor ufficiale.
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