|
Ravenna: un mosaico di capolavori
Il
nostro viaggio nella città dei mosaici comincia in uno dei tanti chiostri
della città, attiguo alla chiesa di San Vitale che visiteremo subito
dopo. La nostra guida inizia a spiegarci la situazione politica della città
alla caduta dell’impero romano.
Ogni
immagine racchiude un segno e una storia: basta che il Signore abbia la
barba o no e cambia tutto (se c’è, rispecchia la Sua umanità, se non
c’è la Sua divinità). Fra gli alberi di pietra rivivono anche animali,
quelli che
Vicino
alla chiesa c’è il mausoleo di Galla Placidia che era sorella di
Giustiniano e madre di Valentiniano, futuro imperatore del tempo. A
Ravenna fa costruire una chiesa dedicata a S. Giovanni che l’aveva
protetta da una tempesta. Morì a Roma e fu seppellita nella tomba che si
era fatta costruire in vita. La tomba all’interno ha una raffigurazione
di Gesù Buon Pastore e un martirio di S. Gerolamo che va alla graticola
da solo; infatti nelle chiese di Ravenna non ci sono carnefici. Il
soffitto invece è un cielo stellato che sembra voler dare a questo
stretto luogo uno scorcio
Dopo
un po’ di strada arriviamo alla Basilica Ursiana dove possiamo ammirare
il Battistero Neoniano, uno dei più grandi e antichi d’Europa. Dopo
questa breve visita ne facciamo un’altra, altrettanto breve, al Museo lì
vicino, dove sono conservati vari reperti tra i quali il più
significativo è senza dubbio la Cattedra del vescovo Massimiliano: un
trono d’avorio sul davanti del quale è rappresentato il pavone, simbolo
d’eternità.
Dopo uno sguardo alla tomba di Dante, andiamo in autobus a S. Apollinare in Classe dove l’elemento che colpisce di più sono gli stupendi sarcofagi e il magnifico abside. La gita termina qui e tornare a casa è come fare un salto di 15 secoli. Mattia M. 2D |