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Gemellaggio Borgio Verezzi – Lugagnano Finalmente Borgio, il mare, i nostri amici… Ore 5.30 del mattino: mi sveglio, guardo l’orologio sperando sia l’ora di alzarsi, ma manca ancora mezz’ora. Non ho nessuna voglia di riaddormentarmi, sono troppo agitata! È il grande giorno, tutti lo aspettavano da tempo: fra poco partiremo per Borgio Verezzi e conosceremo i ragazzi con cui ci scriviamo da due anni. Ho in testa così tanti pensieri che non riesco a mettere in ordine; due giorni al mare. Finalmente due giorni assieme ad amici di sempre e di nuovi. Il tempo passa velocemente ed è ora di alzarsi, scendo a fare colazione. Poi corro subito in camera a preparami, ascoltando un po’ di musica di cui non posso fare a meno. Sono pronta, arriviamo davanti alle scuole medie. Tutti sono belli e frizzanti come non mai e ansiosi di iniziare il viaggio. I professori fanno l’appello e siamo pronti per partire; le mamme ci salutano emozionantissime, ma mai quanto noi. Il viaggio è lungo e ci organizziamo per bene: ascoltiamo musica sull’IPOD, canticchiamo "nella vecchia fattoria", scherziamo; il prof. cerca di attirare la nostra attenzione parlandoci di un non so quale campanile alla nostra destra (si tratta del Torrazzo di Cremona, n.d.r.), alla fine rassegnato si unisce a noi suonando la chitarra accompagnato dalle nostre voci. Dopo qualche ora si scorge il mare, era ora! Troppi mesi passati sui banchi di scuola, non ne potevamo più. All’arrivo l’aria salmastra e la brezza marina ci danno il benvenuto e il prof. Fulvio Scotto ci accoglie e ci fa strada verso il luogo dove alloggeremo per la notte: una villa con palme e alberi in fiore, il paradiso! Ci presentiamo alle suore che già hanno capito che quella notte faremo un "casino" tremendo, ma non lo danno molto a vedere. Stanze enormi e con vista panoramica sul mare, non mi sembrava vero! Dopo una bella rinfrescata raggiungiamo la scuola dove ci attendono ansiosi i nostri corrispondenti. Un po’ timidi ed emozionati, ci presentiamo e consegniamo loro i nostri regali. Poi arriva il momento più atteso: il pranzo in spiaggia! Attraversiamo il paese chiacchierando con i nostri nuovi amici. Caspita! E’ pieno di verde, di negozi, di gente e soprattutto mare… mare… mare. Senza perdere neanche un secondo, tiriamo fuori gli attrezzi: cibo, macchinette fotografiche, palloni da pallavolo, ci togliamo le scarpe e ci impossessiamo della spiaggia. Purtroppo arriva anche l’ora di andare via, ma convinceremo i prof. a tornare in spiaggia più tardi. Le grotte di Borgio Verezzi ci aspettano. Una guida ci illustra questo fenomeno della natura formatosi in milioni di anni. E’ stata una bella esperienza vedere le grotte perché io non avevo mai avuto questa occasione. Poi visitiamo la bellissima Borgio: viette graziose e casette colorate ci accompagnano nel nostro giro turistico. Il pomeriggio sta per finire ed è ora di tornare ai nostri alloggi, ma per fortuna riusciamo a stare in spiaggia a giocare un altro po’… Per andare in pizzeria, ci cambiamo: noi ragazze ci chiudiamo in bagno con piastre e trucchi e probabilmente anche i ragazzi avranno indugiato davanti allo specchio, mettendosi tonnellate di gel sui capelli. In pizzeria ci facciamo una bella scorpacciata di pizza, poi salutiamo i nostri corrispondenti; li rivedremo domani mattina. Dopo una lunga notte ricca di scappatelle e cioccolato a volontà, verso le 4.30/5.00, siamo tutti a russare sotto le coperte. Al mattino una brutta sorpresa ci sveglia: la pioggia. Ci riuniamo tutti nella palestra della scuola a vedere dei video su Borgio Verezzi e dopo la teoria si passa alla pratica. Avendo smesso di piovere, ci incamminiamo lungo un ripido sentiero che ci porterà a Verezzi. Una bella faticata! Arriviamo nel punto più alto di Verezzi: ne valeva la pena. Dopo aver consumato il nostro pranzo al sacco davanti alla chiesa di San Martino, il pomeriggio passa in fretta ed è già ora di tornare, prima però ci fermiamo su un bel prato a giocare per passar l’ultimo momento insieme ai nostri corrispondenti. I saluti sono sempre un po’ tristi. Inizia il lungo viaggio di ritorno. Valeria P. Dopo tante ore di pullman abbiamo visto l’insegna di Borgio Verezzi! L’ansia si faceva sentire ed eravamo tutti emozionati all’idea che finalmente potevamo conoscere i nostri corrispondenti! Ci giravano strane domande nella mente del tipo: "Gli piacerà il regalo che gli ho fatto? Ci attenderanno anche loro con ansia? Come sarà il mio corrispondente? Come sarà questo paese? Cosa faremo una volta incontrati?" Quando li abbiamo visti, non sapevamo cosa fare, come reagire e cosa dire. Avevamo il cuore che a momenti ci usciva dalla bocca! Dopo esserci tranquillizzati, siamo andati con loro in spiaggia: il mare era bellissimo e l’acqua stupenda. Abbiamo mangiato in riva al mare e non ci sembrava nemmeno vero di essere lì! Abbiamo giocato e parlato molto, ma poi è arrivato il momento di andare a visitare le grotte di Valdemino. Abbiamo visto tanti tipi di stalagmiti e stalattiti e una guida ci spiegava la formazione delle varie concrezioni, raccomandaci di non sfiorarle nemmeno. I nostri corrispondenti sono stati tutto il tempo con noi e ci hanno spiegato sul loro paese molte cose che tramite e-mail non ci avevano detto. Ci eravamo già affezionati a loro e il pensiero che già il giorno dopo non li avremmo più rivisti ci faceva star male… Alla sera ci hanno portati in pizzeria e poi chi voleva poteva stare giù nella sala ritrovo dell’istituto a vedere la partita Milan–Barcellona, mentre altri, stremati o con una voglia sfrenata di far baccano, sono andati nelle camere. Di notte abbiamo fatto "baldoria" fino ad una certa ora, dopodiché abbiamo spento le luci perché in quella villa c’erano delle regole da rispettare. Invece i nostri compagni maschi sono stati svegli tutta la notte. C’era chi gironzolava per le camere con delle coperte in testa, chi parlottava, chi si ingozzava con le scorte accuratamente selezionate prima della partenza. Il giorno dopo i professori ci hanno fatto vedere dei filmati su Borgio Verezzi, dopodiché è venuto il momento della marcia forzata: circa due chilometri di salita che copriva soltanto duecento metri di dislivello. Il sentiero era impervio e alla fine eravamo stremati, ma ne è valsa la pena perché il panorama era magnifico. Tornati giù dopo tante ore di cammino, alla vista del pullman ad alcuni veniva quasi da piangere (sniff)! Abbiamo dato un ultimo saluto ai nostri amici, scambiandoci il numero di telefono e altre cose e siamo partiti a malincuore verso il nostro paesino natale… È stata un’esperienza indimenticabile e probabilmente alcuni di noi durante l’estate torneranno a Borgio Verezzi a rivedere il proprio corrispondente. Io almeno spero veramente di ritornarci… Giulia Z. Finalmente noi della 2^C e 3^A, favoriti da un tempo splendido, siamo andati a Borgio Verezzi per incontrare i ragazzi con cui abbiamo iniziato una corrispondenza due anni fa. Borgio è un piccolo paese della Liguria affacciato sul mare con una spiaggia magnifica. Una delle cose che mi ha più colpito è stato proprio il mare, così limpido e cristallino… insomma stupendo. Quando siamo arrivati, non vedevamo l’ora di incontrarci con loro. Tutto è andato nel migliore dei modi. Siamo andati alle Grotte di Valdemino che sono incantevoli e i loro suoni sono dolcissimi; solo il buio, calato all’improvviso, ci ha un po’ spaventato. Abbiamo visitato la chiesa di San Pietro: sono rimasta a bocca aperta per la grandezza per gli affreschi e le decorazioni. Successivamente ci siamo fatti belli per cenare con loro e io mi sono divertita molto perché ero a tavola con delle ragazze di Borgio con cui ho scherzato tutto il tempo. La notte abbiamo fatto proprio tanto rumore! La mattina dopo abbiamo fatto un’escursione fino ad una chiesa che si trova sopra le borgate di Verezzi e dala quale si gode una vista favolosa. Alla fine abbiamo passato gli ultimi minuti con i corrispondenti per scambiarci i numeri e tenerci sempre in contatto. Questa esperienza è stata magnifica e spero che si ripeta ancora. Silvia M.
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