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Da Venezia alla Grande Mela (quella in America)
Queste sono state le parole del comandante dell’aereo che doveva portarci a Francoforte, dopo un quarto d’ora di volo, quando, sopra Bolzano, la spia di uno dei quattro motori si è accesa. Un po’ di paura vagava per l’aereo, ma non molta. Quando siamo scesi, ci hanno fatto aspettare nella sala d’imbarco dalla quale siamo usciti dopo due ore di attesa perché avevamo perso la coincidenza a Francoforte per New York. Eravamo due famiglie: la nostra e
quella formata da Luca, Federica e Giorgia, che cinque giorni prima della
partenza si era rotta un piede cadendo dall’ultimo scalino, quindi
dovevamo girare per aeroporti e città con la carrozzella. L’unica
possibilità per andare a New York era quella di partire da Venezia la
mattina dopo. C’era un problema però: le chiavi di Eccoci così a Venezia. Così
cominciò la nostra vacanza: con una serata in piazza San Marco invece che
a Central Park. La mattina seguente finalmente siamo partiti con un volo
diretto per New York City. Nelle nove ore di volo abbiamo fatto colazione
e
Il giorno dopo abbiamo fatto il giro
di Manhattan in battello: ci abbiamo messo tre ore, abbiamo visto la
statua della Libertà, il ponte di Brooklyn, il palazzo dell’ONU e tutta
New York dal battello. Nel pomeriggio siamo saliti sull’Empire State
Building da dove si vedeva tutta la città dall’alto. Tornati a terra,
abbiamo dovuto aspettare una ventina di minuti che smettesse di piovere in
compagnia di un uomo vestito da King Kong. Prima di tornare all’hotel,
abbiamo fatto un po’ di spese, soprattutto mio fratello, all’NBA Store,
un negozio dove vendono tutte cose di basket. Quella sera abbiamo mangiato
al Planet Hollywood, un ristorante nelle cui vetrine ci sono armi e
vestiti indossati dagli attori per girare film famosi. La mattina seguente, dopo una colazione allo Star Bucks vicino all’hotel, siamo andati alla Borsa di New York (non si poteva visitarla, ma ci siamo fatti la foto con il toro, simbolo di Wall Street) e al Madison Square Garden (una serie di stadi: basket, tennis, hockey, wrestling, teatro e altro). Lo stesso giorno siamo andati a Ground Zero, dove una volta c’erano le torri gemelle ![]() ![]() Il secondo giorno nella capitale
abbiamo visto solo dall’esterno la Casa Bianca, il Lincoln Memorial, il
Campidoglio e l’Obelisco. Poi abbiamo mangiato nel Mal: un
Credo che questa sia stata la mia più bella vacanza nella quale ho provato tante emozioni belle, ma anche qualcuna di brutta, come il motore rotto o il cibo orribile. È stata comunque un’esperienza indimenticabile che rifarei subito. Beatrice C. 3A |