BULLISMO:
LA LEGGE DEL BRANCO
Un
adolescente fragile con la maschera da duro, la sua corte di
spettatori e la vittima da tormentare: questo è lo spettacolo
che sempre più spesso va in scena nelle scuole. Tanti ragazzi
ne sono stati spettatori, ma il video in rete ha aperto gli
occhi anche a chi non vuol vedere.
Violenza,
furti, provocazioni: questi atti di bullismo trasformano
cortili scolastici, corridoi e luoghi di ritrovo in posti di
cui aver paura. In Italia è un fenomeno sempre più diffuso
fra i ragazzi tra i 7 e i 18 anni, che dilaga nelle scuole,
nelle piazze ecc.
·
DA DOVE NASCE
Le
radici del problema affondano in uno squilibrato rapporto di
comunicazione, spesso assente in famiglia, e onnipresente
all’esterno, veicolata dal bombardamento di una società che
impone modelli “vincenti a tutti i costi”, modelli che
creano frustrazione e disagio nei soggetti più fragili i
quali reagiscono con violenze e minacce per sentirsi parte del
“branco”.
Il
primo alleato del bullismo è il silenzio di chi lo subisce.
Il primo passo per affrontare il problema è parlarne,
metterlo sotto un riflettore.
·
COME RICONOSCERLO
Anche
se può avere diverse facce, il bullismo è sempre una forma
di sopraffazione sia fisica sia psicologica di un soggetto
“forte” nei confronti di un soggetto “debole”. Non
sempre sfocia in violenza fisica, ma i danni sono comunque
molto gravi.
È bullismo quando:
Ø
Ricevi
insulti pesanti o minacce.
Ø
Ti
spingono, ti danno calci e pugni.
Ø
Ti danno soprannomi odiosi e ti prendono in giro.
Ø
Diffondono
cattive voci su di te o sulla tua famiglia
Ø
Ti
offendono per la tua razza, il tuo sesso o la tua religione.
·
COME DIFENDERSI
La
presidenza del Consiglio dei Ministri ha dato il suo
contributo diramando sul sito internet www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/Bullismo/Difendersi.html
alcuni consigli pratici rivolti a ragazzi vittime di bullismo
per cercare di far luce sulle dinamiche del fenomeno.
Ø
È
difficile per il bullo prendersela con te se lo racconterai ad
un amico.
Ø
Mostrati deciso al primo accenno di prepotenza perché davanti
alla forza fisica conta la fermezza. Se il bullo vuole
costringerti a fare cose che non vuoi, puoi rispondere con un
“no” deciso.
Valentina
N.
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