Una
scuola diversa
durante
le giornate sulla neve
“Evviva!
Finalmente sono arrivati i tanto attesi quattro giorni sulla
neve!” Questa era l’opinione dei compagni che
andavano a sciare; io però non ci sono andata perché poco
prima avevo fatto un corso con la Pinotti ovvero lo sci club
di Bussolengo. All’epoca avevo offerto a mio papà la scelta
di mandarmi al corso della scuola o a quello di Bussolengo e
lui aveva scelto la seconda opzione. Peccato perché in questo
modo sono stata costretta a sciare con bambini dai quattro ai
sette anni anziché con i miei compagni.
L’esperienza
di quel corso è stata davvero traumatica, ma stare a scuola
è molto divertente. Sono rimasti a scuola con me altre tre
ragazze e un ragazzo della mia classe ovvero Arianna, Milena,
Giada e Damiano. Eravamo in cinque, ma siamo stati uniti ai
ragazzi rimasti di A e D.
Abbiamo
fatto molte attività, ad esempio giochi sportivi, scacchi,
ballare il cha cha cha e il valzer e dei giochi sul computer
in inglese in cui io e Milena ottenevamo sempre il punteggio
massimo. Mercoledì, alla terza e quarta ora, è venuto il
signor Liber a spiegarci la fotografia e alla fine della
spiegazione, tutti in posa, sorridenti, a dire “Cheese!”
al momento dello scatto della foto.
Saremmo
anche dovute andare in cucina, però, purtroppo, non ci siamo
andati e non so come mai. Con la professoressa Palladino
abbiamo visto un bellissimo film sull’integrazione di un
ragazzo di colore e sui problemi di una ragazza; dopodiché
abbiamo aperto un dibattito in cui ci siamo scambiati idee e
opinioni.
Durante
quei giorni ho imparato molte cose: ballare, giocare a
scacchi. Perciò mi sono divertita molto perché abbiamo fatto
attività per niente noiose. I momenti in cui ho riso di più
sono stati quando abbiamo giocato a pallavolo perché c’era
Vito che continuava a fare lo sciocco e il professor Nobis
toglieva punti alla sua squadra, continuando a dirgli:
“Vito, stai zitto o ti svito!” e tutti cominciavamo a
ridere.
Quei
giorni sono stati fantastici, una bella esperienza che auguro
a tutti.
Giorgia
B.
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