Campioni
del mondo... di violenza!
Catania-Palermo
1-2. Sembrerebbe una partita come un'altra e invece no perché
per “questa” partita di calcio è morto un poliziotto;
tutto per colpa di delinquenti, persone che non hanno nulla a
che fare con il calcio e con i valori dello sport.
La
partita era iniziata alle 20:30 di venerdì 2 febbraio; tra le
due tifoserie c'era grande rivalità. Durante la partita c'è
stato un continuo lancio di fumogeni che hanno costretto
l'arbitro a fermare il gioco. Proprio in quei minuti di
sospensione è accaduto il fattaccio. Fuori dallo stadio degli
ultrà del Catania hanno ucciso a sassate un poliziotto
catanese, Filippo Raciti, ma sono stati lanciati dei sassi
anche contro altre persone e alla fine ci sono stati un
centinaio di feriti. Il fatto veramente vergognoso è che è
morto un poliziotto che neanche avrebbe dovuto essere allo
stadio.
Probabilmente
l'unico modo per fermare questi delinquenti sarà aumentare il
numero di agenti allo stadio, rispondendo alla violenza con
altra violenza, come è stato fatto in Inghilterra, dove ci
sono molte più persone che seguono le partite e gli hooligans
non fanno più paura.
Intanto
il campionato è stato fermato per una giornata e gli stadi
non in regola hanno dovuto giocare a porte chiuse. Inoltre
sono state arrestate molte persone e tra queste ci sono pure
minorenni, ragazzi che magari al mattino vanno a scuola e alla
sera prendono a sassate qualcuno.
Mesi
fa si cantava: “Po po po po po po po..." per la
vittoria dell'Italia al Campionato del Mondo, adesso si fa un
funerale per una partita di calcio.
Gianluca
B.
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