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Nel 1900 fu acquistata dalla famiglia veronese dei Marchiori, che vi risiedeva per la villeggiatura. I Marchiori fecero
edificare anche la casa del custode, posta a sinistra del cancello, sul
quale si vedono ancora intrecciate le iniziali GM di Guglielmo Marchiori.
La
corte fu ribattezzata a quel tempo Villa Maria, dal nome dell’unica
figlia di Guglielmo Marchiori la quale, dopo le nozze con il fattore
Albino Innocenti, venne ad abitare stabilmente a Lugagnano.
Davanti
alla villa, verso la metà degli anni ‘30, venne collocata una delle tre
fontanelle che, assieme ai due pozzi pubblici, provvedevano ai fabbisogni
idrici dei residenti e delle bestie del paese. Solo a partire dal 1942 si
ebbe l’acqua nelle abitazioni.
La chiesetta all’interno
della corte fu eretta nell’agosto del 1920 e fece funzione di
parrocchia. Nel 1921, quando la chiesa di S.Anna fu resa inagibile da un
fulmine che danneggiò il campanile, furono raccolti fondi per il restauro
con uno spettacolo musicale e teatrale che si tenne proprio nel parco
della villa.
Il 1929 fu un anno di intensa attività nei campi dietro la
Villa, in preparazione dell’irrigazione. I fratelli Innocenti, padroni
di Villa e campi, fecero giungere da Pistoia piante selezionate di pero e
di pesco, che saranno le prime specie da frutto piantate a Lugagnano.
Durante la guerra 1915-1918 presso la Corte Innocenti risiedette il
Comando con la Fureria e trovarono alloggio gli ufficiali dell’esercito
italiano. Il fronte correva infatti solo a qualche decina di chilometri
più a nord, e molte case vennero adibite ad alloggio per i soldati.
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