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Villa Maria storia
     La struttura originaria di Villa Maria è forse identificabile addirittura in un edificio riportato su un disegno della metà del 1500.

     L’accesso alla corte è costituito da un grande cancello delimitato da pilastri sormontati da statue. La corte è formata da un insieme di edifici di varie epoche.

     Nel Settecento essa risultava proprietà della famiglia Ferrante, con i vasti appezzamenti di terreno estesi attorno.

     Nel 1900 fu acquistata dalla famiglia veronese dei Marchiori, che vi risiedeva per la villeggiatura. I Marchiori fecero edificare anche la casa del custode, posta a sinistra del cancello, sul quale si vedono ancora intrecciate le iniziali GM di Guglielmo Marchiori.

     La corte fu ribattezzata a quel tempo Villa Maria, dal nome dell’unica figlia di Guglielmo Marchiori la quale, dopo le nozze con il fattore Albino Innocenti, venne ad abitare stabilmente a Lugagnano.

     Davanti alla villa, verso la metà degli anni ‘30, venne collocata una delle tre fontanelle che, assieme ai due pozzi pubblici, provvedevano ai fabbisogni idrici dei residenti e delle bestie del paese. Solo a partire dal 1942 si ebbe l’acqua nelle abitazioni.

     La chiesetta all’interno della corte fu eretta nell’agosto del 1920 e fece funzione di parrocchia. Nel 1921, quando la chiesa di S.Anna fu resa inagibile da un fulmine che danneggiò il campanile, furono raccolti fondi per il restauro con uno spettacolo musicale e teatrale che si tenne proprio nel parco della villa.

     Il 1929 fu un anno di intensa attività nei campi dietro la Villa, in preparazione dell’irrigazione. I fratelli Innocenti, padroni di Villa e campi, fecero giungere da Pistoia piante selezionate di pero e di pesco, che saranno le prime specie da frutto piantate a Lugagnano.

     Durante la guerra 1915-1918 presso la Corte Innocenti risiedette il Comando con la Fureria e trovarono alloggio gli ufficiali dell’esercito italiano. Il fronte correva infatti solo a qualche decina di chilometri più a nord, e molte case vennero adibite ad alloggio per i soldati.

Si racconta che il Sig. Marchiori, avendo visto che i vicini più poveri avevano costruito una casa più alta della sua, decise di rialzare la parte finale della villa.