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Il problema dell’alcolismo

 Un tempo esistevano molte osterie che erano assai frequentate (ma solo dagli uomini, le donne non potevano entrare) e così una piaga che colpiva la popolazione era l’alcolismo. Una volta non c’erano le droghe di oggi, ma l’alcolismo era comunque un grosso problema. Infatti capitava spesso che alcuni membri di famiglie povere spendessero i loro pochi risparmi nelle osterie.

La chiesa, proprio per porre rimedio a queste situazioni, scomunicava chi moriva ubriaco il quale veniva seppellito nel cimitero, ma non riceveva la benedizione dal parroco. L’essere condannati alla dannazione eterna, cioè essere seppelliti senza il sacramento, era una cosa pesantissima. C’è un caso di questo genere ricordato nei documenti dell’archivio della parrocchia di Lugagnano. In tale documento si dice che: ”Tal dei tali, vedovo di 60 anni, essendosi sdraiato come al solito pieno di liquori nella stalla del fratello, alla mattina è stato trovato morto…”. La preoccupazione delle autorità di non dare il brutto esempio, fa si che gli venga negata la sepoltura religiosa, mettendolo nel cimitero con la massima vergogna, distante dagli occhi di tutti, così a sottolineare la gravità dell’accaduto. I preti di quel tempo erano persone importantissime e avevano una notevole autorità presso la popolazione. Chi si suicidava, come per chi moriva alcolizzato, era considerato in peccato mortale.