Parlare con un adulto
Il 2 aprile 2003 in classe abbiamo parlato del comportamento di certi nostri compagni che si comportano da bulli. A me è capitato di essere vittima del bullismo, ma ne ho parlato con i miei genitori e ci ho ragionato sopra. Alessio C. Il 2 aprile 2003 abbiamo letto i nostri testi di italiano sul bullismo e abbiamo parlato a lungo fino ad arrivare a parlare di un nostro compagno che non c’entrava niente e che secondo me si è offeso. Abbiamo fatto molti esempi di ragazzi che hanno a che fare con questo fenomeno. Anch’io sono stato vittima di atti di bullismo, ma non l’ho detto a nessuno. Secondo me io personalmente non ho mai fatto atti di bullismo. Christian M. Io ho subito prese in giro fin dalle elementari, subito me la prendevo, ma senza rispondere con parole offensive o usando le mani, poi facevo finta di niente e infine li ho evitati. Ora si sono accorti che tanto non me la prendo. Alcuni però se la prendono e usano le mani. Io non ho mai picchiato una persona e neanche lo farò. Luca C. Nella nostra classe si è parlato molto di questo fenomeno, ma per me il bullismo è un modo per farsi vedere e per sembrare più grandi. I bulli sono dei ragazzi che possono avere dei problemi in famiglia oppure essendo troppo timidi si sfogano tramite questo fenomeno. Secondo me per ridurre questo fenomeno bisognerebbe far ragionare il bullo o parlare con un adulto. Davide M. In classe abbiamo parlato di cosa sia il bullismo: ognuno di noi ha espresso le proprie opinioni e ne è uscito un po’ di tutto: per esempio un ragazzo ha detto che un suo amico ha usato la sua forza su una ragazza oppure un nostro amico straniero ci ha raccontato che dei ragazzi più grandi lo prendevano in giro con parole offensive. Un consiglio che do a tutti quelli che sono stati vittima di bullismo è quello di parlare con i propri genitori o almeno confidarsi con qualcuno. Nicola I.
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