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Non fare niente

La volta scorsa abbiamo letto alcune brevi parti dei nostri testi sul bullismo e abbiamo capito che tutti pensiamo più o meno la stessa cosa su questo argomento. Abbiamo fatto alcuni esempi di ragazzi che si comportano da bulli: ad esempio abbiamo dedotto che alcuni ragazzi neri lo fanno a volte per non sentirsi diversi dagli altri.

Abbiamo anche constatato che molte persone che si trovano ad assistere a fatti di bullismo, invece di intervenire e far ragionare il bullo, se ne vanno perché magari sono più deboli ed hanno paura di diventare a loro volta delle vittime.

Altre persone ancora, mentre due ragazzi si picchiano o si insultano, si mettono attorno a loro e magari ridono, così il bullo si sente molto più potente e pensa di fare la cosa giusta.

Anna F.

Martedì 2 aprile abbiamo discusso su un aspetto del bullismo a cui prima non avevamo neanche pensato. Abbiamo sempre messo al centro del fenomeno del bullismo la "vittima" e il "prepotente", ma bisogna ricordare che ci sono anche gli spettatori, cioè coloro che stanno solo a guardare cosa accade.

Molti di questi non reagiscono per paura di essere presi di mira a loro volta. Anch’io farei così, non posso negarlo, però capisco che bisognerebbe reagire diversamente perché questo fenomeno potrebbe peggiorare continuando a ignorarlo.

Poi abbiamo parlato di alcuni nostri compagni che sono presi in giro; molti dicevano che questi ragazzi avevano torto, ma c’è stato chi ha provato a mettersi nei panni della vittima, così abbiamo capito che questa può anche aver ragione.

Claudia S.

In classe, durante l’ora di informatica, stiamo trattando un fenomeno purtroppo molto diffuso: il bullismo. Ad esempio la volta scorsa abbiamo discusso molto.

Una nostra compagna ha letto un testo riguardante il bullismo, dove ha evidenziato che spesso molti ragazzi fanno da spettatori, così facendo finta di niente favoriscono il diffondersi di questo fenomeno. Queste persone però si comportano così per paura di essere offesi e insultati a loro volta e perché non succeda questo a volte si schierano con il bullo.

Poi abbiamo anche evidenziato come molti di noi parlino dettagliatamente di atti di bullismo da loro subiti e di coetanei che si comportano così e non delle volte che loro stessi si sono comportati da bulli.

Inoltre ci siamo anche messi dalla parte del bullo, che spesso si comporta così per evitare di essere preso in giro, a volte perché straniero, a volte per vendicarsi in qualche modo.

Angelica S.

Martedì 2 aprile nella lezione di informatica abbiamo discusso sui fatti di bullismo che accadono o che noi subiamo. Parlandone abbiamo scoperto molte cose: in un fatto di bullismo oltre al bullo e alla sua vittima ci sono sempre gli "spettatori" che guardano, ma non decidono di fare qualcosa per aiutare l’innocente.

Inoltre abbiamo capito attraverso fatti raccontati da noi stessi che alcuni ragazzi usano la violenza fisica contro le ragazze. E questo non è tutto: infatti di mezzo c’è anche il razzismo, cioè parole come "negro" o "albanese" che vengono riferite a persone di diversi paesi.

Giulia P.

Il giorno 2 aprile 2003 assieme alla professoressa Di Domenico e al professor Cambioli abbiamo parlato sul tema del bullismo. Abbiamo detto che gli spettatori, di fronte ad un atto di bullismo, non cercano di aiutare la vittima, anzi se la ridono, forse per paura della reazione del bullo.

Poi un altro nostro amico serbo ha detto che lui si sente spesso una vittima perché alcuni ragazzi lo prendono in giro per via delle sue origini. Allora abbiamo tirato in ballo un altro nostro amico di un’altra classe che si comporta in modo aggressivo e violento a causa di come lo chiamano molti suoi compagni.

Noi abbiamo riscontrato in lui un comportamento poco corretto, ma abbiamo detto anche che non è molto giusto starsene zitti e far finta di niente perché si può diventare timidi e indifesi e dopo diventare delle vittime dei più grandi. Dopo abbiamo scoperto che molte volte è anche la famiglia che può avere influenza sul comportamento di ogni persona, che se si viene sempre picchiati per delle cose futili si può diventare più aggressivi e violenti verso gli altri.

Mattia Z. e Simone C.