Discussione del 6 maggio 2003Oggi, 6 maggio 2003, abbiamo letto dei brani tratti dai nostri temi. Claudia ha scritto che il bullismo può iniziare da fenomeni di maleducazione. Nicola invece ha detto: "Secondo me questo è sbagliato, perché non credo che il bullismo possa nascere da questo". Il professor Cambioli sostiene che la maleducazione è una manifestazione che può essere associata al bullismo, ma che si tratta di due cose diverse. Poi leggiamo un’altra parte del tema dove si affronta il problema delle cause: perché i bulli si comportano così? Alcuni sono d’accordo sul fatto che lo fanno per divertimento. La professoressa Di Domenico interviene dicendo che sta male al pensiero che uno possa divertirsi facendo il bullo. Christian cerca di capire il perché ed espone la sua idea: "Forse sta male perché prova a mettersi nei panni della vittima. E chi non riesce a fare questo passo può darsi che sia uno di quelli che approvano il bullismo". Anche Mattia è d’accordo: "Quello che ha detto Christian è giusto: se tutti noi ci mettessimo dal punto di vista della vittima il bullismo potrebbe diminuire". A questo punto Pietro esprime un’idea nuova: "Forse chi si mette nei panni della vittima ha già vissuto questa esperienza". Il nostro compagno Davide M. aggiunge: "Secondo me, anche se uno sa mettersi nei panni della vittima, vuole essere difeso, perciò sta dalla parte del bullo". Anna: "Forse questo è vero. Noi, a volte, non ci preoccupiamo per gli altri, ma pensiamo solo a noi e ai nostri interessi". Angelica riprende il discorso di Christian: "Sono d’accordo con Christian, ma è probabile che quando ci troveremo di fronte ad un atto di bullismo, ci sarà qualcuno che si comporterà come si comportava prima, cioè quando non avevamo ancora affrontato questo argomento". Mattia: "Quando qualcuno di noi compierà un atto di bullismo, forse sarà perché si è dimenticato di quello che abbiamo detto in classe". Luca prova a dare una soluzione: "Però se noi assistiamo a un atto di bullismo, e siamo tutti insieme, dopo quello che abbiamo detto in classe, allora potremmo fare qualcosa".
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