Quali sono le origini di Verona? Come per le antiche città di ogni parte del mondo, essa nacque per un insieme di elementi naturali destinati a facilitare la vita dell'uomo. Prima di tutto un fiume che, dopo il suo percorso nella valle che l'ha visto scorrere tumultuoso, ora in pianura presenta un corso più lento e acque abbondanti che lo rendono una via di comunicazione rapida e sicura. E in secondo luogo la collocazione geografica che ha sempre fatto di Verona un luogo privilegiato: ai piedi delle Alpi, all'inizio della pianura, allo sbocco di una lunga valle che costituisce una via sicura tra il sud ed il nord dell’Europa. Il primo centro abitato di Verona sorse sul colle di San Pietro, rilievo estremo delle Prealpi dove in corrispondenza della grande ansa dell’Adige il letto del fiume si restringe a una larghezza di circa 90 metri, il punto più stretto da dove il fiume prende a scorrere in pianura. In quel punto, fin dai tempi preistorici, esisteva un guado che permetteva il collegamento tra le Prealpi veronesi e la pianura. La presenza di tale guado e la felice posizione facilitò i commerci e attirò popolazioni vicine, come i Veneti da oriente e i Galli Cenomani da occidente. Verso il IV secolo a.C. e ancor di più nel terzo, Verona si trasformò in un punto d’incontro dei popoli e dei commerci che si svolgevano lungo il corso dell’Adige. Le prime comunicazioni certe tra l’abitato veronese e Roma si hanno nel II secolo a.C. Quando i Romani conquistarono il territorio di Verona, trovarono il colle San Pietro abitato da tribù che vivevano in capanne; la valle era paludosa e il fiume Adige era attraversato da un primitivo ponte di legno. Essi videro che il fiume Adige formava una curva e capirono che quel luogo e quel colle per la sua posizione ai piedi delle Alpi poteva essere un luogo strategico per le operazioni militari. Infatti nel 148 a.C., per opera del console Spurio Postumio Albino, venne costruita una grande strada che attraversava da ovest a est tutta la pianura Padana e congiungeva Genova con Aquileia, toccando diverse città importanti, come Tortona, Cremona, Verona, Vicenza e Oderzo. La via Postumia giungeva a Verona da sud-ovest, cioè da Villafranca, e oltrepassava l’Adige proprio sotto il colle di San Pietro, nel punto in cui sarebbe sorto il Ponte Pietra. Ragioni strategiche e commerciali accrebbero sempre più l’interesse dei Romani per Verona: infatti nel primo secolo la nostra città era profondamente romanizzata. Nell’89 a.C. Verona, con altre città a nord del Po, venne elevata alla posizione di colonia latina. A quell’epoca fu costruito il Ponte Pietra che sostituì un vecchio ponte di legno preesistente. Quarant’anni dopo Verona divenne municipio romano (49 a.C.) e i suoi abitanti ebbero gli stessi diritti politici dei cittadini di Roma. In quest’epoca l’importanza della città di Verona aumentò, quindi i Romani, considerato il notevole aumento della popolazione, decisero di fondare una nuova città sulla riva destra dell’Adige. |