Il Comune Esistono a Verona due monumenti scultorei che testimoniano la situazione politica del Comune di Verona nel suo momento migliore. Sono le lunette sovrastanti le porte della basilica di S.Zeno e della cattedrale che furono scolpite fra il 1136 e il 1138. Nella
basilica di S.Zeno la lunetta rappresenta l'ottavo vescovo di Verona che
schiaccia il demonio. La
lunetta è contornata da una scritta latina che dice: "Dat presul signum
populo munimine dignum - Vexillum largitur corde sereno" (Dà il
presule [il vescovo] un'insegna al popolo degna di essere difesa - Il vessillo
viene dato con cuore sereno). Poiché la lunetta fu scolpita dallo scultore
Nicolò che lavorò a Verona tra il 1136 ed il 1138, essa è una chiara
testimonianza che documenta come in quegli anni si era già costituito e
consolidato il libero Comune di Verona. Nell'altra lunetta, quella del duomo, anch'essa opera di Nicolò, il soggetto è più a carattere religioso: al posto di S.Zeno, nel mezzo, sta la Madonna che tiene in braccio Gesù, a sinistra ci sono i pastori e a destra i Re Magi a cavallo. L'idea è la stessa, e cioè che intorno alla chiesa si riuniscono tutti: il popolo ed i nobili. Il periodo di maggior splendore del Comune di Verona è nel XII secolo, quando tutte le classi sociali che si erano affermate ed arricchite in città con il loro lavoro (mercanti, banchieri, artigiani) partecipano democraticamente al governo della città. È il periodo in cui Verona aderisce alla Lega Lombarda (1167) e partecipa con gli altri Comuni alla vittoriosa battaglia di Legnano contro il Barbarossa (1176). Le lunette di S.Zeno e del Duomo (1138) ci dicono che molto tempo prima di questi fatti Verona si era costituita come Comune. A questo periodo di vita democratica però seguì quello delle feroci lotte interne tra le varie classi sociali e tra le famiglie più potenti per la conquista del potere che portò dal governo dei Consoli a quello del Podestà, un uomo chiamato da un'altra città a governare il Comune per un anno in modo imparziale. |