La chiesa di S. Stefano La chiesa di S. Stefano, sulla riva sinistra dell'Adige a pochi metri dal Ponte Pietra, fu probabilmente la cattedrale di Verona fino all'VIII secolo, come dimostrano una rozza cattedra in pietra conservata nell'abside e la presenza di numerose tombe di vescovi veronesi. Nel corso dei secoli la chiesa fu restaurata pių volte. I muri perimetrali sono in parte originari del IV-V secolo. L'aspetto che la chiesa presenta attualmente risale al XII secolo, a parte l'abside che fu rinnovata nel XIV secolo. La chiesa presenta una semplice facciata in tufo e cotto con un piccolo protiro pensile che protegge il portale maggiore in marmo rosso. Originale č il campanile ottagonale in cotto dalle forme un po' tozze. L'interno, a forma di croce latina e a tre navate, si divide in una parte inferiore, una superiore e la cripta. Appena entrati, sulla destra, si ammira la barocca "Cappella degli Innocenti", affrescata da Pasquale Ottino, che, secondo la tradizione, conserva le reliquie (che prima erano nella cripta) di quattro bambini uccisi nella "strage degli innocenti" voluta da Erode. Vi sono conservate inoltre le spoglie di quaranta martiri e di cinque santi vescovi, tutti veronesi. Pių avanti, sempre sulla destra, saliti i gradini che portano al presbiterio, ecco l'imponente statua trecentesca, completamente in tufo, raffigurante S.Pietro. Questa statua, opera di Rigino d'Enrico, proviene dalla chiesa di S. Pietro in Castello che oggi non esiste pių. Nel transetto, a sinistra dell'altar maggiore, si ammirano due affreschi trecenteschi recentemente restaurati: l'Annunciazione e l'Incoronazione della Vergine di Martino da Verona. Notevole la cripta a quattro arcate che racchiude materiale di spoglio romano e altomedioevale. Essa risale probabilmente all'VIII secolo, ma alcune colonne e capitelli sono ancora pių antichi.
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