Piazza Erbe
Da sempre Piazza Erbe è il
centro storico di Verona. In epoca romana vi sorgeva il Foro. In epoca comunale, quando
era chiamata Piazza Grande, vi si insediava il "Podestà", chiamato di solito da
un 'altra città per governare in modo imparziale al di là dei contrasti tra le varie
fazioni cittadine in lotta. Oggi è occupata dai caratteristici ombrelloni delle
bancarelle del mercato quotidiano che vendono frutta e verdura, souvenir ed altri
prodotti.
Entrando
nella piazza da sud, vediamo subito il primo dei quattro monumenti presenti sulla piazza:
l'antica colonna con spirali agli angoli che regge un'edicola piramidale nelle cui
nicchie sono state recentemente scolpite figure di santi. La colonna, che fino ad un
secolo fa si trovava vicino al Capitello, prende il nome di antica per distinguerla dalla
"nuova" colonna che sempre nella piazza regge il Leone di S. Marco.
Al
centro della piazza troviamo il Capitello, chiamato anche impropriamente "Berlina"
perché vi si mettevano "alla berlina", cioè si esponevano agli insulti del
popolo, i frodatori ed i bestemmiatori e vi venivano inferte le punizioni corporali come
la fustigazione o l'immersione nell'acqua della vasca. Infatti sul Capitello erano
collocati o scolpiti i principali simboli delle unità di misura veronesi che ancora oggi
si possono vedere anche se in parte cancellati dal tempo: sono, su un gradino, "el
quarel" (il mattone) e "el copo" (la tegola) e, su uno dei
pilastri, "la fassina" (appeso ad una catena, era un anello di ferro, ora
scomparso, che faceva da unità di misura della fascina di legna in vendita nel settore
dei mercanti di legna). Se ad un controllo la quantità di merce venduta risultava minore
rispetto a queste unità di misura, venivano applicate forti multe al mercante disonesto.
Il Capitello, però, era soprattutto un importante luogo pubblico di ritrovo: infatti vi
si dava lettura dei bandi pubblici, vi si riuniva il Consiglio Comunale (prima della
costruzione del Palazzo del Comune) e vi si insediava il "podestà" o il signore
della città il quale, salito sotto il Capitello, si sedeva appunto su una sedia di
pietra, riceveva la bacchetta del comando e prestava giuramento davanti a tutto il popolo
festante.
Poco più in
là sorge la fontana con la statua di Madonna Verona: questa statua, che
rappresenta probabilmente una dea romana ed era collocata nell'antico Foro, fu ritrovata
in epoca scaligera senza testa ed altre parti del corpo; reintegrata dei pezzi mancanti ed
incoronata, fu collocata nel 1368 da Cansignorio sopra la fontana da lui voluta per
portare l'acqua corrente in città.
Infine, a
nord della piazza, il quarto monumento è la colonna marmorea di S.Marco con il
leone alato veneziano (1523) che testimonia il lungo periodo di sottomissione di Verona
alla Repubblica di Venezia (1405-1797).
Su Piazza Erbe si
affacciano diversi edifici di varie epoche. Sul lato orientale troviamo il Palazzo Comunale con la Torre dei Lamberti,
la Casa dei Giudici e le
Case Mazzanti; sul lato occidentale le case-torri del ghetto ebraico, la Domus Mercatorum ed una fila di case rinascimentali; sul
lato settentrionale il Palazzo Maffei con la Torre
del Gardello alla sua sinistra. Vediamo questi edifici nei dettagli. |