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Piazza Erbe dall'alto.jpg (32423 byte)Piazza Erbe

Da sempre Piazza Erbe è il centro storico di Verona. In epoca romana vi sorgeva il Foro. In epoca comunale, quando era chiamata Piazza Grande, vi si insediava il "Podestà", chiamato di solito da un 'altra città per governare in modo imparziale al di là dei contrasti tra le varie fazioni cittadine in lotta. Oggi è occupata dai caratteristici ombrelloni delle bancarelle del mercato quotidiano che vendono frutta e verdura, souvenir ed altri prodotti.

Entrando nella piazza da sud, vediamo subito il primo dei quattro monumenti presenti sulla piazza: l'antica colonna con spirali agli angoli che regge un'edicola piramidale nelle cui nicchie sono state recentemente scolpite figure di santi. La colonna, che fino ad un secolo fa si trovava vicino al Capitello, prende il nome di antica per distinguerla dalla "nuova" colonna che sempre nella piazza regge il Leone di S. Marco.

Berlina.jpg (23934 byte)Al centro della piazza troviamo il Capitello, chiamato anche impropriamente "Berlina" perché vi si mettevano "alla berlina", cioè si esponevano agli insulti del popolo, i frodatori ed i bestemmiatori e vi venivano inferte le punizioni corporali come la fustigazione o l'immersione nell'acqua della vasca. Infatti sul Capitello erano collocati o scolpiti i principali simboli delle unità di misura veronesi che ancora oggi si possono vedere anche se in parte cancellati dal tempo: sono, su un gradino, "el quarel" (il mattone) e "el copo" (la tegola) e, su uno dei pilastri, "la fassina" (appeso ad una catena, era un anello di ferro, ora scomparso, che faceva da unità di misura della fascina di legna in vendita nel settore dei mercanti di legna). Se ad un controllo la quantità di merce venduta risultava minore rispetto a queste unità di misura, venivano applicate forti multe al mercante disonesto. Il Capitello, però, era soprattutto un importante luogo pubblico di ritrovo: infatti vi si dava lettura dei bandi pubblici, vi si riuniva il Consiglio Comunale (prima della costruzione del Palazzo del Comune) e vi si insediava il "podestà" o il signore della città il quale, salito sotto il Capitello, si sedeva appunto su una sedia di pietra, riceveva la bacchetta del comando e prestava giuramento davanti a tutto il popolo festante. Piazza Erbe.jpg (32903 byte)

Poco più in là sorge la fontana con la statua di Madonna Verona: questa statua, che rappresenta probabilmente una dea romana ed era collocata nell'antico Foro, fu ritrovata in epoca scaligera senza testa ed altre parti del corpo; reintegrata dei pezzi mancanti ed incoronata, fu collocata nel 1368 da Cansignorio sopra la fontana da lui voluta per portare l'acqua corrente in città.

Infine, a nord della piazza, il quarto monumento è la colonna marmorea di S.Marco con il leone alato veneziano (1523) che testimonia il lungo periodo di sottomissione di Verona alla Repubblica di Venezia (1405-1797).

Su Piazza Erbe si affacciano diversi edifici di varie epoche. Sul lato orientale troviamo il Palazzo Comunale con la Torre dei Lamberti, la Casa dei Giudici e le Case Mazzanti; sul lato occidentale le case-torri del ghetto ebraico, la Domus Mercatorum ed una fila di case rinascimentali; sul lato settentrionale il Palazzo Maffei con la Torre del Gardello alla sua sinistra. Vediamo questi edifici nei dettagli.