Per parecchi
anni fu denominata via Rampa per il fatto che il treno della linea
Venezia-Milano si fermava proprio alla stazioncina di Lugagnano dove si era
formato un dosso artificiale per la massicciata della ferrovia creata dagli
Austroungarici nel 1855 con il nome di ferrovia Ferdinandea con lo scopo di
permettere rapidi spostamenti delle truppe sull'asse Venezia-Milano. Quando poi
la fermata di Lugagnano fu soppressa, la via venne ribattezzata con il nome di
via Stazione. In passato la via era stata denominata anche con il nome di
“strada per le Caselle”, ma dai Lugagnanesi venne denominata "Strada
per Dossobuono", come se i nostri rustici antenati, tradizionalmente rivali
“de quei da le Casele”, volessero considerare il piccolo abitato vicino come
un semplice incidente di percorso. La via comincia dall’incrocio dove c’era la scuola elementare; dietro alla scuola c’era un piccolo cortile con due soli alberi che la gente del paese definiva ornamentali. Poi sul lato destro, a circa 100 metri dall'incrocio, la strada aveva come caratteristica un pozzo, dove confluivano le acque piovane. Più avanti c’era l’ex cimitero e alla fine, arrivando quasi in prossimità della ferrovia, c'era il capitello con la statua di San Rocco che vigilava sui confini della parrocchia e che stava a ricordare l’epidemia del 1855: tale statua venne trafugata nell'ultimo dopoguerra e sostituita da un'altra che ebbe bene o male la stessa sorte. Infine negli anni 70 venne collocato un busto di Cristo in gesso. |