Storia della Parrocchia
Agli inizi del Settecento, quando Lugagnano è solo una piccola contrada spersa nelle campagne veronesi, risale la costruzione della prima chiesa, edificata nell'unico nucleo urbano allora esistente, cioè quello dell'attuale via 26 Aprile. Viene dedicata a Sant'Anna. Nasce la parrocchia La Parrocchia di
Lugagnano viene fondata il 7 luglio 1797, a seguito di una supplica al vescovo
di Verona Giovanni Andrea Avogadro da parte dei capifamiglia. Prima Lugagnano
era compresa nella Parrocchia di San Massimo, cosa che provocava enormi disagi
per la distanza dalla chiesa parrocchiale. Nei primi anni del 1800 la comunità realizza la canonica ed amplia la chiesa dotandola di un campanile a tre campane, poi portato a cinque nel 1830. La grazia di San Rocco Nell’estate del 1855
infuria il colera in tutta Italia, toccando anche la zona di Verona. L'allora
parroco di Lugagnano don Giuseppe Fracasso si stringe attorno ai suoi fedeli
nella preghiera a San Rocco, protettore dalle pestilenze. Benché tutti i paesi
limitrofi quali San Massimo, Sona, Bussolengo e Caselle vengano investiti
dall'epidemia, Lugagnano ne resta del tutto immune. San Rocco viene assunto a
patrono della Parrocchia assieme a Sant'Anna. La parrocchia si allarga Agli inizi del Novecento si aggiungono altre parti alla parrocchia, quali la zona sud-ovest (tra via Betlemme e via Cao Pra) della parrocchia di Sommacampagna, e la contrada di Mancalacqua appartenente alla comunità di Sona. La sciagura del campanile Il 12 aprile 1921 almeno due fulmini colpiscono il campanile squarciandolo e danneggiando di conseguenza anche la chiesa. I lavori di riparazione durano diversi mesi e gli ingenti debiti impegneranno la comunità parrocchiale per circa un decennio.
Il 18 settembre 1943 si stabiliscono a Lugagnano quattro suore comboniane, che solo due giorni dopo aprono la Scuola di lavoro femminile e la Casa del Bambino, la prima scuola materna che ancora oggi è gestita dalla comunità delle suore. La nuova chiesa Su forte incitamento del
neo-parroco don Enrico Brunelli il 27 novembre 1948, in pieno dopoguerra,
iniziano i lavori per edificare la nuova chiesa, visti i forti disagi
riscontrati con la parrocchiale, troppo piccola per le nuove esigenze del paese
e senza possibilità di ampliamento. La comunità discute molto su dove e in che
modo costruire il nuovo tempio. Alla fine la scelta cade sul luogo odierno che a
quel tempo era perso tra i campi, ma che oggi è il cuore di Lugagnano. L'opera
è ambiziosa: costruire una tra le più grandi e maestose chiese della
provincia. A turno le persone della comunità prestano gratuitamente il loro
servizio nella costruzione. La nuova chiesa, costruita ad intervalli, viene
ultimata nel 1955, è aperta al culto il 1° maggio e viene dedicata a Cristo Re
dell'Universo. La disputa sul cimitero Il cimitero di Lugagnano,
presente già prima dell'editto di Napoleone che obbligava la sepoltura
all'esterno del paese, si trovava lungo l'attuale via Stazione. Con
l'ingrandimento del paese si rendeva necessario anche l'ampliamento del cimitero
e già dal 1926 inizia una forte disputa su tale argomento. La comunità si
divide in due tra chi voleva ampliare il camposanto già esistente sui campi
limitrofi e chi riteneva che questo avvicinasse troppo il cimitero alla zona
abitativa e quindi andasse ricostruito altrove. La controversia sfocia il
27 novembre 1948, quando al suono della campana a martello la popolazione assale
il cimitero e abbatte il muro di cinta. Saranno i carabinieri a riportare la
calma. Nel 1956 infine viene inaugurato il nuovo cimitero nell'attuale zona.
Solo il tempo riuscirà a far accettare l'abbandono del vecchio camposanto, che
sarà abbattuto nel 1979. All'ultimo momento sarà risparmiata la cappella
ancora oggi esistente. Su quel terreno sarà poi costruito l'attuale ufficio
postale.
La vecchia chiesa Con l'apertura della
nuova chiesa nasce il problema su cosa fare e come utilizzare la vecchia
parrocchiale, ormai in stato di semi-abbandono. La soluzione si trova nel 1963
con un atto di vendita del complesso "campanile-chiesa di S.Anna" alla
Cassa di Risparmio per la somma di lire 9.500.000, che verrà poi investita per
la costruzione della "Casa del Bambino". Purtroppo però questo
segnerà anche la fine della secolare chiesa di Lugagnano, che il 28 ottobre
1968 viene abbattuta, recuperando però tutto quanto era possibile recuperare
(l'altare maggiore, ad esempio, è l'attuale altare della Madonna). Il 6 novembre toccò al campanile. Il concerto di cinque campane, dopo essere stato rimosso dalla torre, è stato prima riposto in un magazzino dietro la nuova chiesa, poi portato nel magazzino parrocchiale nell'interrato della scuola materna, dove sono rimaste fino a poco tempo fa. Ora sono esposte nella chiesa dove giacciono mute da quasi 35 anni. Gli
anni ottanta - novanta Con l'aumento della
popolazione aumenta anche l'attività parrocchiale e la necessità di nuove
strutture. La chiesa viene passo dopo passo abbellita e decorata (organo,
pitture...). Viene rinnovato il parco-giochi parrocchiale, già realizzato negli
anni 70, e inizia la sua attività il Circolo ANSPI San Giovanni Bosco. Tra le
opere più importanti però c'è l'ampliamento della Scuola Materna, con
l'aggiunta del Centro Parrocchiale e del teatro. Il 7 luglio 1997 la Parrocchia
di Sant'Anna di Lugagnano festeggia i 200 anni dalla sua fondazione. La
ricorrenza viene festeggiata nel corso dell'intero anno.
Oggi Oggi si contano più di 25 gruppi impegnati nelle varie attività e funzioni, formati da un grande numero di volontari e volontarie per una Parrocchia che entra nel terzo millennio con più di 7.000 fedeli. Un'ultima opera in fase di realizzazione sull'altare destro è l'affresco della "Storia della Salvezza" (in lavorazione da ormai 10 anni), realizzato dal pittore prof. Federico Bellomi. Quando sarà finito, verrà realizzata sull'altare di sinistra un'altra importante opera pittorica: la "Madonna madre della Chiesa". |