Controvoglia si deve ammettere che parecchie famiglie di Lugagnano erano fasciste, pur senza aver fatto mai del male a nessuno. Anche nel nostro paese si celebrava il sabato fascista e venne istituita la Casa del Fascio. Il primo acquedotto del paese fu abbellito con aquila e fascio littorio. Verso Mancalacqua venne realizzato un campo sportivo dedicato al "martire fascista Secondo Frigeri": tutti i pali del recinto erano dipinti con il tricolore. Su una casa in via San Francesco comparve la scritta "La
bestemmia è indizio di basso animo e di pessima educazione". Negli anni Trenta in occasione del tradizionale tema in classe per il compleanno del Duce gli alunni di Lugagnano erano in difficoltà perché non potevano scrivere di eroi e di gesta gloriose di fascisti del loro paese. In quegli anni c’era molta povertà, i bambini trascorrevano il tempo a giocare con "el s-cianco", le "pice", "el moscolo", la "pega", mentre gli adulti passavano il tempo a… fare la guerra: partirono in otto da Lugagnano per conquistare all’Italia un "posto al sole" in Etiopia e per loro fortuna tornarono tutti, ma durante la guerra i carabinieri di Sommacampagna ebbero il triste incarico di informare le famiglie della morte al fronte di un loro caro. |