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Come si viveva 50 anni fa?

(da un’intervista ai nonni di Pietro e Aldo)

Dopo la Seconda guerra mondiale il paese di Lugagnano era una località molto piccola (vi erano all’incirca solo 1500 abitanti). Esso era sotto quattro comuni: Sommacampagna, Sona, Verona e Bussolengo.

Le famiglie riuscivano a malapena a sfamarsi, i lavori a quel tempo erano il panettiere, il fornaio, l’agricoltore... Le piante che c’erano a Lugagnano erano i gelsi dove si allevavano i bachi da seta.

Le prime case venivano costruite con sassi e avevano pavimenti in legno. I bagni non esistevano e per fare i bisogni si andava in cortile. I più poveri si riscaldavano con il camino, mentre i più ricchi si scaldavano con la stufa. Quelli che abitavano vicino alle stalle si riunivano in famiglie per fare il "filò" dove giocavano a carte e si scaldavano col calore che emanavano le bestie.

La scuola materna era situata dove adesso c’è la banca (quella dell’incrocio). Essa era composta solo da quattro aule, ognuna contenente 50 alunni (cioè 200 alunni in tutta la scuola). A quei tempi la scuola era obbligatoria solo fino alla quarta elementare. I giochi più frequenti erano lo "s-cianco", il salto alla corda, la "pega", le "pice". La domenica i bambini, finita la Messa, andavano con un soldino dalla Rosetta a prendersi il limone con un buchetto e una liquirizia da "pociar".

Le strade erano "bianche" (piene di sassi), perciò per viaggiare si usavano le biciclette ed i carretti trainati da cavalli. La via principale del paese era via Case Nuove. Vi era un solo campo sportivo ed un solo medico per tutto il territorio. Le malattie più frequenti erano la tubercolosi, la polmonite, l’influenza. Le medicine che si usavano più frequentemente erano l’aspirina, gli sciroppi e la penicillina.

Col passare del tempo Lugagnano si è sviluppato sia in campo economico sia in campo tecnologico (infatti oggi conta all’incirca 7000 abitanti): si costruirono edifici, calzaturifici, imprese edili e tante altre costruzioni.