Home ] Su ]

Le campagne di Lugagnano ieri e oggi

(da un articolo apparso sul n. 16 de "Il baco da seta")

Molti anni fa il paese di Lugagnano era immerso nella campagna con filari di viti, gelsi e pescheti divisi fra loro da capezzagne e canalette: era un paesaggio armonico con le casette dei contadini sparse qua e là e le varie corti dove le nonne filavano la seta prodotta dai bachi.

Oggi invece Lugagnano è una distesa di capannoni, case ed edifici prefabbricati; per vedere dei terreni agricoli devi percorrere chilometri e per trovare il vecchio fienile lo devi cercare con la lente d’ingrandimento. Ormai quasi tutto è modernizzato, a parte qualche piccola corte come corte Messedaglia, corte Beccarie o qualche altro ricordo sparso qua e là. Anche la vecchia chiesa con il vecchio campanile è stata distrutta per costruire quella esistente oggi, molto più grande; e se in questo periodo andate in fondo alla chiesa troverete le vecchie campane che una volta suonavano nel cielo di Lugagnano.

Mia nonna mi racconta sempre che quando era bambina per arrivare da Mancalacqua a Lugagnano c’era una distesa di campi e le strade non erano illuminate, così lei quando tornava da messa di sera si faceva la strada tutta di corsa per la paura che qualcuno potesse uscire dai campi e farle paura. Tutto questo oggi non succede più, anzitutto perché anche noi ragazzi difficilmente andiamo fuori da soli e poi perché per strada c’è sempre tanta gente e tante macchine che non si è mai soli. Però, come dice Gianfranco Dalla Valentina nel suo articolo, se si cercasse di regolare l’edilizia, salvando quei pochi luoghi di una volta che sono rimasti e magari creando un percorso della salute attrezzato che "possa consentire a tutti di camminare e correre senza essere investiti dalle auto e a stretto contatto con la natura", sicuramente si potrebbe vivere tutti meglio.