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La peschicoltura

Oltre ai cereali nelle nostre campagne si cominciò a produrre frutta, soprattutto pesche. All’inizio la coltivazione delle pesche era limitata alla zona di Pescantina dove, lungo l’Adige, si erano costruiti dei sistemi di sollevamento dell’acqua: una ruota con delle tazze sollevava l’acqua dell’Adige fino a versarla in canali costruiti ad una certa altezza che portavano poi l’acqua ai campi di pesco. Con l’arrivo dell’acqua, nel 1929, in vaste zone dell’Agro veronese, compreso Lugagnano, si cominciarono a piantare peschi: il paesaggio veniva così profondamente trasformato dalla risorsa "acqua".

Altre grandi trasformazioni poi avvennero nella società dopo il secondo dopoguerra: ad esempio la riforma agraria e la costituzione di cooperative (per fare un esempio la Cooperativa dei Salvi) dove i contadini si ritrovavano per decidere cosa, quanto e come produrre, a chi e a quanto vendere i prodotti, come risolvere i problemi individuali e collettivi ecc.