La
meccanizzazione e la commercializzazione delle pesche I progressi della tecnologia poi consentirono di costruire da una parte macchine agricole e fertilizzanti in grado di diminuire la fatica dell’uomo e di aumentare la produzione agricola, dall’altra impianti e sistemi di refrigerazione sempre più efficienti così che, ad esempio, le pesche potevano essere conservate più a lungo e quindi non essere vendute solo sul mercato locale e per un tempo breve, ma anche su mercati molto lontani dai luoghi di produzione. Questo fu reso possibile anche dalla costruzione di nuove vie
di comunicazione (strade, autostrade, ferrovie) e di veloci mezzi di trasporto
dotati di moderni impianti di refrigerazione. Così con l’andar del tempo si
è arrivati a commercializzare le pesche e gli altri prodotti agricoli anche
fuori dell’Italia. Tutto ciò ha certamente significato per gli agricoltori il raggiungimento di un certo benessere economico dopo secoli in cui il lavoro dei campi era sempre stato segnato dalla dura fatica e dalla lotta contro una natura spesso ostile. Tutto è iniziato quando l’uomo è riuscito con il suo lavoro ad usare un elemento fondamentale della natura, l’acqua, per rendere fertili terreni prima scarsamente produttivi senza tuttavia provocare danni all’ambiente. L’acqua quindi si è rivelata veramente fonte di vita per l’agricoltura perché l’uomo ha saputo servirsi in modo intelligente di questa preziosa risorsa. |