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La Prima guerra mondiale e Corte Beccarie

Durante la prima guerra mondiale (1915-1918) Corte Beccarie venne utilizzata come prigione; si trovava sotto il ponte, vicino al corpo di guardia; lì  c’era anche la casa dove abitava il capo delle guardie. I prigionieri dentro la corte erano circa un migliaio, senza contare gli ufficiali italiani che erano 65. A ricordo di quei tempi sopra la porta d’ingresso appariva fino a poco tempo fa la scritta: “Corpo di guardia e prigionia”.

Nei campi intorno alla corte si trovavano baracche e tende dove venivano tenuti i prigionieri che soffrivano la fame e il freddo, in poche parole questo campo era un lager. Di notte alcuni uomini tenuti prigionieri scappavano per il paese in cerca di cibo. Gli abitanti di Lugagnano offrivano loro pezzi di pane secco e polenta. Alcuni poi scappavano per andare a dormire in qualche granaio al caldo perché nel campo, nelle notti più fredde, si rischiava di morire. I prigionieri dovevano ritornare al campo prima dell’alba, altrimenti rischiavano di essere uccisi.

Gli anziani di quel tempo raccontavano interminabili sfilate di persone sconfitte in guerra che trascinavano gli scarponi sulla strada principale del paese, lasciando dopo il loro passaggio una nuvola di polvere perché, si sa, le strade a quel tempo non erano asfaltate. Il cibo era talmente poco che a volte tra prigionieri c’erano delle zuffe anche per un torsolo si mela...