Il forte di Lugagnano Dopo la fine della Prima guerra con l’Austria si cominciarono a costruire fortificazioni nell'eventualità di una nuova guerra. Questi forti furono costruiti a cerchia attorno a Verona, staccate quindi dal "campo trincerato" della città. Una prima cerchia di fortificazioni, costruite verso il 1860-61, correva nei pressi dell’abitato di San Massimo. In seguito fu costruita un'altra cerchia di forti ancora più lontana dalla città, questo perché nel frattempo si erano costruiti i cannoni a canna rigata in grado di sparare ad una distanza maggiore, cosa che rendeva inutile la prima cerchia di fortificazioni. Di questa seconda cerchia faceva parte il forte che dopo il 1866 fu chiamato Forte di Lugagnano. Durante la campagna del 1866 era stato armato con ben 32 bocche da fuoco di cui 12 rigate del tipo recentissimo. E’ un vasto forte a classica pianta trapezia che occupa un’area di circa 300 metri di larghezza per 240 di profondità. Questo forte poteva ospitare 450 uomini di truppa e, come il gemello Forte Gisella, era ben munito sia come potenza di fuoco, sia come servizi logistici, visto che distava notevolmente dalla città. Ora il forte non è più in mano militare come deposito, ma viene usato dall’esercito per altri scopi. Non è visitabile, però è ben conservato, recintato e vigilato dai militari.
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