La discarica di Ca' di Capri Sul problema della discarica di Ca' di Capri un nostro compagno ha partecipato ad una delle numerose assemblee organizzate dal Comitato dei cittadini formatosi proprio per lottare contro i pericoli dell'inquinamento ambientale. Ed ecco una sintesi di quanto ci hanno detto i signori Bertucco e Santinato sulla discarica di Ca' di Capri, anche rispondendo alle nostre domande: "Il problema della discarica di Ca' di Capri esiste a Lugagnano da molti anni e i cittadini hanno fondato un Comitato che si batte per limitare i danni di questa discarica. La Ca' di Capri è infatti una discarica, che si trova a Lugagnano nell’omonima località al confine con il Comune di Verona, che dovrebbe accogliere solo materiali non tossico-nocivi. I rifiuti depositati nella discarica invece sono gli scarti non recuperabili rimasti dai processi di rottamazione di autoveicoli e di altri beni durevoli. Sono costituiti da carbonio ed idrogeno e sono facilmente combustibili: si tratta di materie plastiche, legno, imbottiture, carta, gomma… che si possono facilmente infiammare, sviluppando un incendio. Lo sviluppo dell’incendio viene agevolato sia dalla presenza di materiali quali PCB e oli minerali, che aumentano la capacità di combustione dei rifiuti, sia dalla presenza di biogas.Il Comitato dei Cittadini ha reso pubblico che dalla documentazione emerge che la discarica non è idonea a smaltire tutti i rifiuti, in particolare ha osservato che…
In conclusione, viste le concentrazioni ammissibili dall’autorizzazione, gli oli minerali e il PCB non avrebbero dovuto essere presenti se non in tracce". - Quali sono i problemi della discarica di Ca' di Capri? "Nel novembre dell’anno scorso è stato fatto un controllo in questa discarica e i Carabinieri hanno trovato sostanze dannose che possono portare molte malattie. Per questo motivo la discarica è al momento ferma: sono state trovate tracce di PCB (policloruro di fenile), una sostanza pericolosa presente della zona di ricarica degli acquiferi, oltre a presenze di metalli molto pericolosi per la salute e per l’ambiente, come zinco, piombo, rame ecc. Lugagnano si trova in una zona che dal punto di vista geologico lascia filtrare in profondità i liquidi che vengono portati nella discarica". - Ma l’acqua che noi beviamo resterà potabile anche in futuro? "Ormai le falde acquifere più vicine alla superficie sono inquinate, così si pesca alla quarta e ultima falda profonda 150 metri; questa non durerà sempre ed è per questo che bisogna evitare l’inquinamento, perché il terreno è permeabile. Lugagnano è cambiato molto ed ora c’è un maggior consumo di acqua, inoltre il pericolo che si inquini la quarta falda è sempre più alto. Bisognerebbe, ad esempio, risparmiare l’acqua con un doppio impianto per lo sciacquone, visto che questo ogni volta spreca dieci litri di acqua potabile. L’acqua è l’oro del futuro!". |