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Il mondo antico Nel VI secolo a.C. un filosofo e matematico greco di nome Anassimandro disegnò un mondo che comprendeva tre continenti: l’Europa, l’Asia e l’Africa con al centro il Mediterraneo perché le più evolute civiltà antiche erano sorte sulle sue rive. Le più antiche civiltà si sono sviluppate lungo i grandi fiumi, in una regione chiamata "mezzaluna fertile" che dal Delta del Nilo giungeva sino al Golfo Persico e ancora più in là in India e in Cina. Queste prime civiltà fluviali, come quella egizia e mesopotamica, influenzarono la nascita delle prime civiltà europee localizzate in Grecia e nell’isola di Creta (dove nacque il mito di Europa). I Greci navigarono in tutto il Mediterraneo. Come già avevano fatto i Fenici, anche i Greci non esitarono a superare le colonne d’Ercole e a spingersi fino alle isole britanniche. Soltanto in epoca successiva nacque la civiltà romana. Durante l’impero romano ci fu un contrasto tra l’Europa del nord ed Europa del sud, ma a quel tempo il sud era più evoluto: aveva un territorio già percorso da strade e ricco di splendide città, mentre il nord era ancora abitato da popolazioni nomadi. |