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IL
PROGETTO
1.
Denominazione del progetto:
Consiglio
Comunale dei Ragazzi 2.
Esigenza/Motivazioni/Giustificazioni (e metodologie di rilevazione):
Il presente progetto ripropone il quadro di
riferimento metodologico-didattico all’interno del quale la scuola possa
continuare a portare avanti, per quanto le compete, la proposta avanzata
nell’anno 1996 dal Consiglio Comunale di Sona di istituire un "Consiglio
Comunale dei Ragazzi" (d’ora in poi CCR) che tra gli altri compiti
dovrebbe, anche quest’anno, gestire una certa somma di denaro. Con tale proposta (che riprende esperienze simili in
corso di attuazione in altre realtà di Verona e provincia) il Comune ha
dichiarato di perseguire l’obiettivo fondamentale di creare concrete forme di
avvicinamento e partecipazione attiva dei giovani cittadini alla vita politica e
amministrativa dell’istituzione comunale. La scuola secondaria di I grado di Lugagnano, che si
è posta tra i suoi obiettivi formativi quello di "favorire la socializzazione e la maturazione personale degli
alunni per arrivare ad una piena consapevolezza di sè come uomini e
cittadini", ha pienamente aderito alla proposta del Comune, ritenendo
che il proprio apporto educativo e culturale sia indispensabile e costituisca
una garanzia per la realizzazione del progetto. Considerata la ristrutturazione
dei plessi scolastici che ha interessato dall’anno scolastico 1999-2000 le
scuole medie ed elementari del Comune di Sona, si auspica che la scuola
secondaria di I grado di Sona continui a prendere parte attiva al progetto come
ha fatto negli anni scorsi. Affinché l’esperienza del CCR possa diventare un
efficace strumento per la maturazione umana e culturale dei ragazzi ed uno
stimolo per la loro partecipazione democratica alla vita sociale, la scuola
ritiene utile ribadire le seguenti modalità
operative, peraltro già seguite fin dal 1996-97, primo anno di attuazione
del progetto. Raccordo operativo Scuola-Comune È opportuno anzitutto che il Comune mantenga
l’impegno di garantire al progetto la prevista continuità nel tempo, sia per quanto riguarda i fondi a
disposizione del CCR sia per quanto riguarda gli aspetti organizzativi (sala per
le riunioni, trasporti ecc.). Ciò perché tale continuità appare necessaria ad
un’iniziativa che per la sua complessità ha bisogno di tempo per essere
attuata e consolidarsi. Così come la scuola ha confermato a due docenti
l’incarico di coordinare i ragazzi nell’impostazione e nell’attuazione del
progetto, parimenti si rende necessario che anche il Comune assicuri la presenza
di un referente per tenere i collegamenti
tra il CCR, la scuola ed il Consiglio Comunale. Autonomia del CCR In secondo luogo appare necessario ribadire che il
CCR dovrà avere assicurata una sua ponderata autonomia di giudizio, attuata secondo le modalità previste dal
Regolamento allegato. Pubblicizzazione
degli atti del CCR Sarà poi opportuno, come del resto è accaduto in
passato, che le idee e le proposte che emergeranno nelle riunioni del CCR
trovino una loro pubblicizzazione nelle forme più svariate (giornalino
d’istituto, giornali locali, altro) ed inoltre che quanto emergerà nelle riunioni del CCR trovi un suo spazio
di discussione nelle riunioni del Consiglio Comunale e magari si traduca in
una risposta, scritta o orale, data dal Sindaco al CCR. Raccordo
trasversale a livello d'istituto Appare infine indispensabile che i ragazzi
siano costantemente seguiti sia dagli insegnanti coordinatori del progetto, sia da ogni singolo
docente, ciascuno in relazione alle proprie competenze; ciò permetterà di
aiutare gli alunni, eletti e non, a svolgere nel modo migliore i nuovi
“compiti” richiesti da questa loro esperienza di “giovani cittadini”. Il rispetto di
tali modalità operative avrà una forte valenza positiva,
poiché permetterà agli insegnanti di porsi in atteggiamento
di "ascolto" attivo e costruttivo rispetto ai bisogni espressi dal
mondo giovanile: in tal modo l’esperienza diventerà uno strumento
utilissimo per valorizzare il mondo dei ragazzi che saranno chiamati a costruire
il nostro e loro domani. 3.
Classi / alunni coinvolti o destinatari del progetto:
Tutte le classi della scuola secondaria di I grado con alcuni alunni per
ogni classe coinvolti direttamente in quanto impegnati all’inizio nella
Commissione elettorale oppure eletti nel CCR. 4.
Obiettivi
(descrivere gli obiettivi
misurabili che si intendono perseguire, le finalità e
le metodologie utilizzate; illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni):
L’istituzione del CCR rende possibile la
partecipazione indiretta dei ragazzi, in quanto giovani cittadini, alla vita
amministrativa e, in senso lato, alla vita "politica" del loro paese
e, con l’andar del tempo, ha l’ambizione di colmare il vuoto e il divario che si lamenta tra mondo giovanile, pubblica amministrazione e vita associata degli
adulti. Infatti i ragazzi, partecipando attivamente alla vita del loro
Consiglio, potranno vivere l’educazione
civica da protagonisti, mentre la consapevolezza dei diritti e dei
doveri civici verso la
comunità potrà sviluppare in loro l’impegno
sociale e la solidarietà, contribuendo alla lotta contro alcuni mali della
nostra società (emarginazione, droga,
indifferenza, qualunquismo). Responsabilizzando ed educando i ragazzi a cogliere
ed analizzare problematiche ambientali, sociali e culturali a loro vicine ed a
proporre possibili ipotesi di soluzione, la scuola contribuirà a sviluppare
in essi la consapevolezza del valore della società come comunità e quindi il
rispetto dei beni della collettività e dell’ambiente. In tal modo
probabilmente potranno diminuire quegli atti di vandalismo e di dispregio
verso l’ambiente e la "cosa pubblica"
(arredo urbano, segnaletica, strutture scolastiche ecc.) che anche nella
nostra realtà creano spesso danni ingenti e degrado, con un senso di impotenza
e di incapacità da parte dell’autorità competente a porvi
rimedio. Formare
l’uomo e il cittadino Dal punto di
vista più
propriamente didattico-educativo,
durante l’attività, che si strutturerà come un’esperienza di classi aperte
a livello di istituto, si perseguiranno le seguenti finalità: ·
acquisizione
di comportamenti civilmente responsabili e socialmente
produttivi nel rispetto delle regole democratiche; ·
sviluppo
della socializzazione e della maturazione personale degli alunni per arrivare ad
una piena consapevolezza di sè come uomini e cittadini; ·
conoscenza
e rispetto delle regole fondamentali della vita associata e della vita
democratica; ·
instaurazione
di rapporti interpersonali ispirati a collaborazione e corretta partecipazione
alle attività proposte; ·
sviluppo
negli alunni del senso di appartenenza alla stessa comunità scolastica; ·
apertura
della scuola secondaria di I grado alla realtà ambientale.
5.
Contenuti:
Prima dell’inizio del lavoro sarà necessario un
incontro tra i Dirigenti Scolastici delle due scuole secondarie di I grado, gli
insegnanti coordinatori del progetto ed il referente rappresentante
dell’Amministrazione Comunale, allo scopo di ribadire i rispettivi ruoli e di
definire le modalità organizzative per il corrente anno scolastico. Fase
preparatoria In seguito gli insegnanti coordinatori imposteranno
l’attività generale e la proporranno alle singole classi, allo scopo di
creare l’interesse per l’iniziativa ed averne la disponibilità a portarla
avanti concretamente. Si procederà poi a mettere in piedi la macchina
organizzativa necessaria per giungere all’elezione del CCR. In particolare
verrà richiesto ad ogni classe di proporre il nominativo di un alunno che farà
parte della "Commissione
elettorale", composta oltre che dall’alunno individuato in ciascuna
classe, anche dai docenti coordinatori. Compito di tale commissione (che si
riunirà periodicamente prima delle elezioni) sarà appunto di raccogliere
le varie candidature con i relativi programmi, di elaborare alcune regole per la "campagna elettorale", di preparare
i materiali necessari per il voto e di organizzare
lo svolgimento delle elezioni fino allo spoglio finale dei voti. Fase
operativa Una volta eletto, il CCR si darà una sua struttura
organizzativa, prendendo atto del regolamento già discusso ed in parte
modificato dal CCR negli anni scorsi (vedi il documento allegato).
Dopo
l’approvazione del regolamento, il CCR inizierà i suoi lavori che si
svolgeranno indicativamente con cadenza mensile. Perché tali lavori siano il più
possibile produttivi sarà necessario che
i consiglieri eletti mantengano costantemente il contatto con i loro compagni di
classe e gli insegnanti, per garantire che le decisioni
prese nelle riunioni del CCR siano
autentica espressione della volontà
della maggioranza dei ragazzi. A questo scopo in ogni classe sarà
individuato un docente referente (docente di lettere).
Compiti e funzioni
del docente referente di classe Compiti molto importanti saranno svolti dagli
insegnanti, in particolare dal docente
referente di classe: ·
dare agli
alunni nozioni generali di educazione civica sul valore e struttura della
Costituzione e sul ruolo degli Enti Locali, in particolare sui compiti e le
modalità di funzionamento dell’Amministrazione Comunale; ·
seguire
gli alunni nel periodo precedente le elezioni del CCR, in particolare nella
preparazione del programma elettorale; ·
impostare
attività didattiche volte alla conoscenza del territorio e all’individuazione
delle sue potenzialità, come anche dei suoi bisogni; ·
coordinare
il lavoro della classe finalizzato ai rapporti con i consiglieri eletti
(dibattere i problemi ed elaborare proposte da presentare al CCR). 6.
Organizzazione e/o articolazione del progetto
(durata,
orari, spazi…): Anche
per spazi e tempi si propone schematicamente un prospetto con le varie fasi del
lavoro, che dovrebbe procedere parallelamente per Lugagnano e Sona.
Lugagnano,
20 settembre 2007
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